Pregare con i salmi
I Salmi sono un tesoro bimillenario con cui la Chiesa prega ma anche le radici stesse dell’orazione cristiana: pregati dal popolo di Israele, da Gesù, da Maria, dagli apostoli.
La celebrazione della Pentecoste ha portato a compimento il tempo pasquale e ci ha di nuovo introdotti in quello che la liturgia romana ci fa chiamare «tempo ordinario».
Ogni anno, nel mercoledì delle ceneri, entriamo in quaresima pregando il Salmo 51 (50), scelto come salmo responsoriale per la celebrazione eucaristica.
Nella prima domenica di Avvento dell’anno A la liturgia propone, come salmo responsoriale, il salmo 121 (122).
In questa rubrica, dedicata alla Liturgia delle ore, vorremmo offrire, alcuni approfondimenti che aiutano ad entrare nel mondo dei salmi
Il duplice racconto dell’Ascensione trova nel Sal 47 (46) una importante fonte biblica di ispirazione
Nel tempo quaresimale, un salmo che può illuminare il cammino di conversione verso la Pasqua, è il Salmo 129 (130). Appartiene al piccolo gruppo di quindici salmi di pellegrinaggio del Salterio (o canti delle salite; dal 119/120 al 133/134), che probabilmente accompagnavano il pellegrinaggio degli israeliti verso Gerusalemme e verso l’incontro con Dio nel tempio.
Iniziamo questa rubrica, nell’imminenza delle celebrazioni pasquali, con una breve presentazione dei salmi dell’hallel, pregati anche da Gesù, con i suoi discepoli, nell’imminenza del suo esodo pasquale.