Editoriali
Ogni anno, nella celebrazione eucaristica dell’Epifania, viene annunciata la data della Pasqua e delle principali feste liturgiche che da essa scaturiscono. «Centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua».
Ci apprestiamo a celebrare nel Natale la nascita di Gesù, il «principe della pace», colui che, annuncia la lettera agli Efesini, «è la nostra pace» e «di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva». Egli, continua il testo paolino, «è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini» (cf. Ef 2,14-18).
L’evangelo del Natale
L'anno liturgico è essenzialmente la “memoria” dell'evento Cristo Risorto e degli altri misteri che hanno caratterizzato la sua vicenda terrena. Nello scorrere del tempo Cristo sta al centro perché la sua presenza venga vissuta dalla comunità che in lui crede, in lui celebra la propria fede mediante l'azione liturgica e in lui spera, nella prospettiva d'essere trasfigurata nella liturgia celeste. La chiesa convoca l'assemblea perché la vita di ogni credente sia progressivamente trasfigurata in Cristo Gesù.
Corso di base per una consapevole partecipazione
3-31 ottobre 2022
Per una alfabetizzazione liturgica
In occasione della beatificazione di Armida Barelli l’Associazione Opera della Regalità in collaborazione con l’Ufficio Liturgico diocesano e la rivista “Testimoni nel mondo” promuove un breve corso di alfabetizzazione liturgica: cinque incontri dedicati a sette parole chiave della liturgia.
Amo l’estate perché amo la luce. L’ora legale, fra l’altro, ci concede di accendere le lampadine molto più tardi nella serata… e il sole che cala anche dietro orizzonti immaginati (in città gli orizzonti sono spesso costituiti da tetti rossi o grattacieli, come avviene a casa mia…), lo fa da gran signore, piano piano lasciando un filo di nostalgia per il prossimo giorno che verrà.
Amo l’estate perché amo la luce. L’ora legale, fra l’altro, ci concede di accendere le lampadine molto più tardi nella serata… e il sole che cala anche dietro orizzonti immaginati (in città gli orizzonti sono spesso costituiti da tetti rossi o grattacieli, come avviene a casa mia…), lo fa da gran signore, piano piano lasciando un filo di nostalgia per il prossimo giorno che verrà.
“Mamma, perché fanno così male a quel signore lì?…”. E scusate la lunga storia. La sorella del mio nonno paterno – la zia Argia – donna di grande fede e sincero attaccamento alla celebrazione dei sacramenti – aveva regalato a mia mamma, fresca sposa del suo nipote preferito Antonio, un libro di preghiere rilegato in bella pelle amaranto.
Il tempo quaresimale rappresenta un particolare momento impegnativo , nell'ampio contesto dell'anno liturgico, che ci permette di rinverdire continuamente l'anima del cammino di ogni scelta cristiana, attraverso l'esperienza della conversione, in modo da rivestirci di Cristo per crescere nella novità della vita.
Iniziamo con gioia e con entusiasmo questa novena di preparazione e di attesa per prossima festa di Pentecoste.
Il brano degli Atti degli Apostoli che ho posto all’inizio serve a metterci nella prospettiva giusta e a porci una domanda fondamentale: ‘Ma lo Spirito Santo per noi esiste e sappiamo chi è e cosa fa?’. La domanda è brutale e la risposta è certamente positiva almeno per la prima parte.