Associazione Opera della Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo

Editoriali

Quello pasquale è un cammino ricco di passaggi: per Israele ha rappresentato il passaggio dalla schiavitù del faraone alla libertà di chi è in alleanza con Dio. Per Gesù è stato il passaggio dalla morte alla vita, perché anche noi con lui potessimo passare dalla schiavitù – non più del faraone, ma del male e del peccato – alla libertà dei figli di Dio.

Perché dopo la lettera enciclica Laudato si’, “sulla cura della casa comune”, pubblicata nel 2015, Papa Francesco ritorna sul tema della “crisi ecologica” e lancia un accorato appello affinché essa sia affrontata lucidamente e coraggiosamente da tutti

Ogni anno, nella celebrazione eucaristica dell’Epifania, viene annunciata la data della Pasqua e delle principali feste liturgiche che da essa scaturiscono. «Centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua».

Ci apprestiamo a celebrare nel Natale la nascita di Gesù, il «principe della pace», colui che, annuncia la lettera agli Efesini, «è la nostra pace» e «di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva». Egli, continua il testo paolino, «è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini» (cf. Ef 2,14-18).

L'anno liturgico è essenzialmente la “memoria” dell'evento Cristo Risorto e degli altri misteri che hanno caratterizzato la sua vicenda terrena. Nello scorrere del tempo Cristo sta al centro perché la sua presenza venga vissuta dalla comunità che in lui crede, in lui celebra la propria fede mediante l'azione liturgica e in lui spera, nella prospettiva d'essere trasfigurata nella liturgia celeste. La chiesa convoca l'assemblea perché la vita di ogni credente sia progressivamente trasfigurata in Cristo Gesù.

Corso di base per una consapevole partecipazione

3-31 ottobre 2022
Per una alfabetizzazione liturgica
In occasione della beatificazione di Armida Barelli l’Associazione Opera della Regalità in collaborazione con l’Ufficio Liturgico diocesano e la rivista “Testimoni nel mondo” promuove un breve corso di alfabetizzazione liturgica: cinque incontri dedicati a sette parole chiave della liturgia.

Amo l’estate perché amo la luce. L’ora legale, fra l’altro, ci concede di accendere le lampadine molto più tardi nella serata… e il sole che cala anche dietro orizzonti immaginati (in città gli orizzonti sono spesso costituiti da tetti rossi o grattacieli, come avviene a casa mia…), lo fa da gran signore, piano piano lasciando un filo di nostalgia per il prossimo giorno che verrà.

Amo l’estate perché amo la luce. L’ora legale, fra l’altro, ci concede di accendere le lampadine molto più tardi nella serata… e il sole che cala anche dietro orizzonti immaginati (in città gli orizzonti sono spesso costituiti da tetti rossi o grattacieli, come avviene a casa mia…), lo fa da gran signore, piano piano lasciando un filo di nostalgia per il prossimo giorno che verrà.

“Mamma, perché fanno così male a quel signore lì?…”. E scusate la lunga storia. La sorella del mio nonno paterno – la zia Argia – donna di grande fede e sincero attaccamento alla celebrazione dei sacramenti – aveva regalato a mia mamma, fresca sposa del suo nipote preferito Antonio, un libro di preghiere rilegato in bella pelle amaranto.

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